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BIOGRAFIA

 

Corinzia Monforte nasce il 28 marzo 1968 a Palermo o dintorni, dove tuttora vive e insegna Lingua e Letteratura Inglese nelle scuole superiori.

Giovanissima oltre alla bisogno di scrivere, scopre la passione per i colori:  scrive e disegna    quasi in segreto perché ritiene l’arte un fenomeno intimo. Scrive decine di diari e quaderni, e  a vent’anni il suo primo  romanzo inedito “Fronesio”, una storia che si svolge nella mente di un uomo che viveva delle vite degli altri.  Poi con l’avvento del web il suo interesse incomincia a volgersi per i blog e così dal 2006 al 2009 “Korinthia Monforte” scrive un blog per l’Espresso, e negli stessi anni si occupa di “Letteratura Inglese”  tra le Guide di SuperEva. Ma inizia il periodo in cui i blog vengono soppiantati dai social, quindi Corinzia chiude con questi blog ed inizia a scrive il suo “Opinionario”, una raccolta di opinioni su argomenti di vario genere raccolti in ordine alfabetico. Poi nel 2010 è la volta di un altro romanzo, inedito vista la riluttanza dell’autrice nei confronti dell’editoria a pagamento : “Inglesi Qui”  trasposizione moderna di personaggi tratti dalla letteratura inglese classica che si ritrovano e vivono una seconda vita a Palermo. Nel frattempo e sempre tra una pagina ed un’altra Corinzia dipinge, perché, come spesso asserisce “la scrittura è per pensare,  la pittura per liberare i pensieri”.

  Il suo impulso d’artista è la reazione agli istanti che vive: volti e oggetti del quotidiano sono riversati di istinto in un disegno su un foglio,per poi essere ingigantiti e magnificati in una tela.   

Quella di Corinzia è un’arte solipsistica, magari superba, che si allontana da mostre e gallerie d’arte, che ama starsene tra le pareti del suo studio,  inglobata tra le “iperpagine” del web ma che non per questo disdegna di essere ammirata o mostrata in luoghi dove qualcun altro che se ne innamorerà le chiederà di stare. 

I quadri di Corinzia Monforte, come i libri che scrive,  non hanno mai pagato per essere mostrati, ne’ mai lo faranno. Possono andar via, se lo vorranno dove verrà chiesto loro, ma solo se   verrà loro chiesto.

 

CREDO PITTORICO

 

“Dipingo realtà alternative  fatte di colori vivaci, fluo, a volte acidi, irreali dove ogni dettaglio può essere preciso e realistico, ma può diventare inesatto, ambiguo, vago come in un sogno.

Dipingo il treno dei mie pensieri, immagini slegate che si intersecano come in un puzzle: persone, luoghi, oggetti quotidiani, frammenti di realtà alla maniera in cui compaiono nel caos della mente.

Sono immagini spesso tronche come pensieri interrotti da altri pensieri o visioni e questo frammentarismo si traduce in titoli   che spesso  sono anagrammi, parole spezzate come le immagini spezzate che intendono significare.

Non è un nuovo Surrealismo, niente a che fare con la psicanalisi, il sogno , il subconscio. I miei quadri sono lo specchio di una mente cosciente e razionale che tende a distrarsi. La chiamo “Nuova Soggettività”, qualcosa che si avvicina al Neo Espressionismo per l’immediatezza, ma che si discosta da questo per la tendenza al dettaglio, per la ricerca di una precisione che mai arrivo a raggiungere per l’impulso del pennello” .